La cappella di San Giuliano è tornata come nuova…

Il suo tetto era stato sfondato da un pesante tronco di ippocastano, caduto durante la notte della precoce (e abbondante) nevicata autunnale tra il 14 e il 15 novembre.

Un mese e mezzo dopo, la cappella di San Giuliano è tornata come nuova, grazie al lavoro volontario e gratuito di un gruppo di roatesi che, dribblando festività e maltempo, hanno risposto all’appello di don Piero Giobergia e si sono rimboccati le maniche, armati di buona volontà.

I loro nomi sono quelli di Franco Tavella, Pierfranco Galfrè, Franco Lerda, Franco Audino, Sergio Silvestro e Claudio Meinero, che si sono avvalsi dell’aiuto di Ivano Cavallo (per i mezzi) e di Osvaldo Sarale (che ha offerto i coppi).

La squadra di volontari è entrata in azione a pochi giorni dalla nevicata, una volta ultimati i lavori d’emergenza (per mettere in sicurezza l’ippocastano e coprire l’edificio con un telone provvisorio) e, con l’ausilio di un carrello elevatore, hanno cominciato la rimozione delle parti danneggiate sostituendole con nuove onduline e una struttura in legno ritagliata su misura.

Gran parte dell’intervento è stata completata a metà dicembre.

L’ultimo capitolo è stato scritto venerdì 3 gennaio con la posa dei nuovi coppi. “Don Piero Giobergia ci ha chiesto una mano – racconta Franco Tavella -. Siamo tutti di Roata, legati alla cappella di San Giuliano, e ci siamo prestati volentieri”. Sentito il ringraziamento del parroco: “Ho avuto la fortuna – afferma – di incontrare persone generose e disponibili, che conoscono il mestiere e, che operando con dedizione e competenza, ci hanno consentito di risparmiare tempo e denaro.

Ringrazio anche la Fondazione Cassa di risparmio di Fossano che ci ha elargito un contributo per la cappella e il sindaco che si è adoperato per la messa in sicurezza sin dal giorno della nevicata, con i Vigili del fuoco e la Protezione civile”.

Nelle prossime settimane – ricorda il parroco – l’albero monumentale verrà sottoposto a un ulteriore intervento di potatura, che lo preparerà così alla prossima festa di San Giuliano – la prima domenica di settembre – che per felice tradizione raduna sotto l’albero e attorno alla cappella centinaia di parrocchiani per la messa all’aperto, il pranzo e i giochi in compagnia.

Fabrizio Bonardo

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